Quando si perde il Bonus Prima Casa?

Scopriamo in quali casi vengono meno le agevolazioni fiscali previste per l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale.

Tra tutti i Bonus destinati alla casa e previsti dal Decreto Sostegni Bis, troviamo anche il Bonus Prima Casa, una serie di agevolazioni fiscali volte a favorire l'acquisto di immobili destinati ad abitazione principale.

Cerchiamo di capire in che cosa consiste e quali sono i casi in cui si rischia di perderlo. 

Bonus Prima Casa: cos’è e i requisiti

Il Bonus Prima Casa garantisce una riduzione delle imposte da pagare al momento dell’acquisto dell’immobile. Tale riduzione sarà maggiore o minore a seconda di chi è il soggetto che effettua la cessione immobiliare:

- Se il venditore è un privato:

    •  L’imposta di registro passa dal 9% al 2%;

    •  L’imposta catastale e quella ipotecaria vengono fissate a €50 euro l’una. 

- Se invece il venditore è un’impresa costruttrice:

    • L’ IVA è ridotta al 4%

    • L’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale ammontano a 200 euro l’una. 

Ma per poter usufruire dei benefici previsti dalla norma è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  1. L’abitazione non deve essere di lusso (ovvero appartenente alle categorie catastali A1, A8 e A9); 
  2. L’immobile deve trovarsi nello stesso Comune in cui l’acquirente ha la residenza. In questo caso però sono previste delle eccezioni:

a. Se l’immobile acquistato non è nel comune di residenza l’acquirente ha comunque 18 mesi dall'acquisto per spostarla.

b. Il Bonus va a buon fine anche se l’immobile si trova nel Comune in cui chi l’ha comprato svolge la propria attività. 

c. Se l’acquirente si è trasferito all’estero per motivi di lavoro ma l’immobile è ubicato comunque nel Comune dove il datore di lavoro svolge l’attività.

3. Occorre non essere proprietari di un altro immobile adibito ad abitazione principale o non essere titolari di diritti d’uso, usufrutto o abitazione su altre case nello stesso Comune.

4. Non essere titolari di un’altra abitazione acquistata con la stessa agevolazione. Se così fosse si deve procedere alla vendita entro 1 anno dal nuovo acquisto.

Quando si perde il Bonus Prima Casa?

“Decade dall'agevolazione il contribuente che non adibisce ad abitazione principale l'immobile acquistato stabilendo la residenza nei termini previsti, anche se nel Comune di riferimento svolge la sua attività lavorativa”. 

A parlarci dei casi di decadimento del Bonus Prima Casa è l’ordinanza del 5 luglio 2021 emessa dalla Corte Costituzionale. 

Ma vediamo di “tradurre” il complicato linguaggio della sentenza per capire meglio i casi in cui il Bonus decade:

    1. Se l’abitazione viene venduta prima dei 5 anni dalla data di acquisto a meno che, entro un anno, non si riacquisti un altro immobile adibito ad abitazione principale. 

    2. Se non è soddisfatto il requisito della residenza entro i 18 mesi dall’acquisto: il contribuente che acquista un’abitazione col Bonus Prima Casa e che non trasferisce la residenza nel Comune dove si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto perde ogni beneficio fiscale.

    3. Se entro l’anno dall’acquisto del nuovo immobile non viene venduto quello già posseduto e acquistato con le agevolazioni.

Bonus Prima Casa: le sanzioni previste 

Di conseguenza, se i requisiti richiesti per accedere alle agevolazioni non sussistono o sono venuti meno successivamente, la legge prevede una serie di sanzioni.

Infatti, chi ha usufruito, non potendo, dell’agevolazione sulla prima casa, dovrà non solo restituire la quantità di denaro risparmiata ma aggiungere a questa anche una sanzione pari al 30% della differenza.

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A presto!

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