La riscossa della tecnologia in casa! Cresce la domanda di soluzioni smart

Case alla ricerca del benessere digitale: aumenta l’interesse degli italiani per soluzioni tecnologiche.

In questi ultimi due anni la pandemia ha avuto un forte impatto sulla quotidianità di ognuno di noi e anche sulle nostre abitudini tra le pareti domestiche, in particolare sull'uso della tecnologia.

Nei lunghi periodi di lockdown la spesa la più importante per le famiglie è stata proprio quella destinata alle più diverse tecnologie domestiche e abbiamo assistito alla nascita di nuovi stili di vita: smart working, didattica a distanza, videochiamate, tv streaming e servizi online.

Così, se prima del covid-19 la connessione Internet veloce, gli elettrodomestici smart e gli impianti gestibili da remoto erano accessori destinati solo ai più tecnologici, oggi nelle nostre case sono elementi importanti, se non addirittura indispensabili.

Internet, la nostra finestra aperta sul mondo

Indicazioni interessanti emergono dall’EY Digital Home Study, uno studio condotto tra dicembre 2020 e gennaio 2021 su un campione di 18.000 famiglie in diversi Paesi del mondo, di cui 3.200 in Italia. 

Il 54% dei cittadini intervistati ha affermato che connettività e rete fissa sono diventate una necessità a cui non può rinunciare.

Secondo i dati, gli italiani hanno sperimentato nuovi servizi digitali in misura maggiore rispetto a quanto è accaduto nel resto d’Europa. 

Il 32%, per esempio, ha utilizzato per la prima volta una videochiamata per questioni di lavoro. In Francia questa novità ha riguardato solo il 20% della popolazione e in Germania il 18%.

Ma la vera scoperta per noi è stata la didattica online, per il 30% degli italiani e solo per il 12% dei francesi e per l’11% dei tedeschi. 

Infine, il 23% dei cittadini ha imparato a usare i servizi sanitari digitali, il 10% in più rispetto agli altri due Paesi oggetto dell’indagine.

La riscossa della domotica!

Anche il Rapporto Confcommercio-Censis conferma che trascorrere più tempo in casa ci ha portato ad ampliare l’uso che facevamo dei dispositivi digitali, e non solo per necessità.

Infatti la pandemia ci ha spinto a ricercare fonti di intrattenimento e comodità alternative, accelerando quello che potremmo definire il processo di digitalizzazione delle abitazioni.

L’ambito della domotica prima della pandemia ci vedeva meno preparati rispetto ai cittadini degli altri Paesi d'Europa: avevamo meno consapevolezza delle reali potenzialità della tecnologia in casa e non sapevamo ancora sfruttarla in modo completo; non eravamo abituati a utilizzare le funzioni smart dei nostri elettrodomestici, o comunque non regolarmente.

Adesso la situazione è decisamente cambiata: proprio in questi mesi si registra un picco di domanda nell'ambito della domotica.

Ciò significa che sono sempre più presenti nelle abitazioni purificatori d'aria, smart speaker,  elettrodomestici in grado di dialogare tra loro tramite la connessione ad Internet, impianti di riscaldamento che registrano e monitorano i consumi, climatizzatori con sensori in grado di rilevare quante persone sono presenti in un ambiente e regolarsi di conseguenza, e ancora tanti altri apparecchi gestibili semplicemente anche a distanza, da cellulare o tablet, oppure tramite il comando vocale.

In generale sembra esserci una riscoperta dell’abitazione come luogo che produce benessere, e così il futuro degli italiani si prospetta sempre più tecnologico. 

Trovi utile la tecnologia per l’organizzazione della tua vita domestica? Di cosa non potresti più fare a meno?

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