Quali sono i costi legati all'acquisto di una seconda casa?
Vuoi comprare una seconda casa come investimento o come casa vacanze? Ecco le spese che devi considerare.
Il mattone è da sempre il bene rifugio per eccellenza, nonché l'investimento che gli italiani reputano più sicuro in assoluto.
Oggi, nell'epoca dei tassi sui mutui ai minimi storici e dei prezzi delle case ancora convenienti, decidere di investire i propri risparmi nell'acquisto di una seconda casa da utilizzare per le vacanze o come investimento rappresenta una scelta più che sensata.
Ma per avere la certezza che si tratti di un acquisto ponderato è bene che tu abbia da subito le idee chiare rispetto alla convenienza della tua operazione.
Come? Scegliendo il luogo adatto in base alle sue caratteristiche e alle sue possibilità di sviluppo in futuro, individuando la casa giusta tra tante e, soprattutto, calcolando bene le spese che ti attendono.
Quali sono i costi legati all'acquisto di una seconda casa?
A differenza di chi diventa proprietario della sua abitazione principale, chi decide di comprare una seconda casa non ha diritto ad alcuna agevolazione fiscale sull'acquisto.
Perciò l'acquirente che acquista una seconda proprietà da un'impresa dovrà versare: l'imposta di registro, l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale pari a 200 euro l'una, più l'IVA al 10% del valore dell'immobile per le abitazioni classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A1 A8 e A9 (quelle relative agli immobili di lusso).
Se invece l'immobile acquistato appartiene a una di queste tre categorie, l'IVA dovuta sale al 22%.
Acquistando una seconda casa da un privato si dovranno pagare: l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale del valore di 50 euro l'una, più l'imposta di registro del 9% calcolata sul prezzo dell'immobile.
Queste tasse vengono versate al momento del rogito tramite il notaio, il quale provvede a corrispondere le imposte per conto dell'acquirente mediante la registrazione dell'atto di vendita e la sua trascrizione.
Ovviamente il compratore deve considerare tra le spese a suo carico anche l'onorario del notaio per il suo lavoro.
Infine è indispensabile fare i conti con il fatto che una volta acquistato l'immobile ci saranno altre spese, non solo relative alla manutenzione e ai consumi della casa, dal momento che il proprietario dovrà pagare ogni anno allo Stato le tasse relative ai servizi, l'IMU e la TASI.
È possibile comunque usufruire di agevolazioni specifiche per queste imposte nel caso in cui l'immobile:
- venga concesso in comodato d'uso ai parenti entro il primo grado, ad esempio ai figli o ai genitori, situazione che permette di ridurre del 50% la base imponibile su cui calcolare la TASI e l'IMU;
- venga affittato con contratto di locazione a canone concordato, situazione che permette di ridurre del 25% la base imponibile su cui calcolare la TASI e l'IMU.
