Novità nella Legge di Bilancio 2020: cos'è il Bonus facciate?

A migliorare il volto delle nostre città arriva a sorpresa il Bonus facciate 2020. Di cosa si tratta?

La prima versione della Legge di Bilancio 2020 approvata salvo intese dal Consiglio dei Ministri contiene importanti misure per la casa.

Innanzitutto c'è da dire che l'attesa proroga dei bonus fiscali per lavori di ristrutturazione, interventi finalizzati all'efficienza energetica, per la sistemazione a verde di aree scoperte e l'acquisto di mobili c'è stata, segno che il Governo reputa importante continuare ad incentivare gli investimenti degli italiani sulla casa; ma questa non è l'unica buona notizia per i proprietari.

Nel testo del Documento programmatico di bilancio trasmesso a Bruxelles è contenuta una nuova misura: il Bonus facciate.

Valida al momento solo per il 2020, l'agevolazione consiste in un credito fiscale del 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate degli edifici che si trovano in centro storico o periferia, sia nei grandi centri sia nei comuni più piccoli.

La new entry dei bonus del piano casa prende a modello la cosiddetta Loi Malraux, una legge degli anni Sessanta che deve il suo nome allo scrittore e politico André Malraux, ministro della Cultura tra il 1959 e il 1968, e che è stata il motore del restyling di molte città francesi.

Proprio come la Loi Malraux, il Bonus facciate agevola le spese sostenute per il restauro e il recupero dell'esterno degli edifici con lo scopo di migliorare l'aspetto generale delle città, in un'ottica di maggior decoro urbano.

Allo stesso tempo, a differenza della legge francese, l'incentivo non vale solo per gli edifici storici, ma è applicabile a qualsiasi immobile.

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha annunciato la novità inserita nella Manovra con un post su Twitter, in cui la definisce "una norma coraggiosa che renderà più belle le città italiane".

Allargare ulteriormente la famiglia dei bonus utilizzabili dai contribuenti italiani con un incentivo che punta alla riqualificazione del patrimonio edilizio e al risparmio energetico è sicuramente una scelta che potrà servire in un Paese come il nostro, in cui 1,8 milioni di edifici hanno più di cento anni in base alla stima dell'Unione europea delle cooperative.

Inoltre, al di là dei risultati immediati che un'agevolazione di questo tipo può produrre a livello estetico, bisogna considerare anche gli effetti positivi che ne scaturiranno per l'occupazione nel settore edilizio e per le entrate fiscali.

Per ora restano ancora da definire il tetto massimo di spesa, i limiti di reddito per le persone che usufruiscono del bonus, le spese specifiche ammesse in detrazione e le modalità di fruizione.

Ci sarà da aspettare l'approvazione del testo definitivo della Legge e la successiva guida dell'Agenzia delle Entrate per avere indicazioni più dettagliate.

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