Requisiti per ottenere un mutuo: quando serve il garante?

Quando si vuole ottenere un mutuo da un istituto di credito per acquistare una nuova casa bisogna essere in possesso di determinati requisiti, anagrafici, legali e finanziari. Vediamo quali sono e in quali circostanze è necessario avere un garante.

Requisiti anagrafici e legali.

Per sottoscrivere un finanziamento immobiliare è necessario innanzitutto aver raggiunto la maggiore età, quindi aver compiuto 18 anni. Invece il limite massimo di età per ottenere il mutuo è diverso a seconda della banca: può essere fissato a 70, a 75 come a 80 anni ed è determinato di volta in volta dall’istituto finanziatore.

Inoltre è indispensabile essere residenti in Italia, o cittadini dell’Unione Europea, oppure cittadini extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno.

La presenza di questi requisiti deve essere dimostrata dal richiedente tramite la consegna di documenti probanti, quali la copia della carta d’identità o di un altro valido documento di riconoscimento e la copia del certificato di residenza o del permesso di soggiorno.

Requisiti finanziari.

Prima di erogare un mutuo la banca valuta accuratamente la solidità patrimoniale del cliente attraverso un’istruttoria finalizzata a verificare che il richiedente possieda le caratteristiche per restituire a scadenze convenute la somma prestata e che l’immobile possa costituire un’adeguata garanzia.

Secondo i principi che regolano il credito, la banca concederà il finanziamento solo se è convinta che il richiedente restituirà la somma prestata pagando regolarmente le rate.

Per decidere se accordare il mutuo o meno, l’istituto di credito considera:

  • la personalità del richiedente valutandone la buona fede, l’affidabilità e la correttezza;
  • la sua “capacità di credito”, verificando che il mutuatario non si accolli una rata che il suo reddito non può sostenere.

L’analisi della capacità di credito sarà dedotta dal tipo di contratto di lavoro e dal reddito netto del cliente e del nucleo familiare di riferimento in base alle ultime dichiarazioni dei redditi.

Le procedure e i documenti da presentare cambiano in base alla banca, ma in generale vengono richiesti:

  • per i lavoratori dipendenti → una dichiarazione del datore di lavoro dell’anzianità di servizio del dipendente, l’originale dell’ultimo cedolino dello stipendio e copia del modello CUD (in alternativa copia del mod.730 o “Unico”)
  • per i lavoratori autonomi o liberi professionisti → copie del modello “Unico”, l’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (C.C.I.A.) e, se professionista, l’attestato di iscrizione all’ALBO a cui appartiene.

Oggi non è semplice avere un contratto di lavoro stabile e a tempo indeterminato, tuttavia possono ottenere mutui anche i lavoratori freelance e le persone che non possono dimostrare la presenza di entrate fisse mensili, come i prestatori di lavoro occasionale e chi ha un contratto di lavoro atipico.

L’erogazione del mutuo nei confronti di questi soggetti è legata alla presenza di fonti di reddito diverse dai redditi da lavoro (ad esempio gli introiti derivanti da affitto di immobili di proprietà) e a garanzie personali prestate da terzi.

Il garante.

Il garante è la persona che può intervenire in caso di inadempimento delle rate, costituendo quindi una garanzia personale.

Si tratta di un soggetto terzo rispetto al mutuatario che, con la sua firma, assicura alla banca l’adempimento delle obbligazioni, nel caso in cui il richiedente non sia più in grado di pagare il prestito.

Perciò, se il pagamento delle rate procede regolarmente, il garante non sarà chiamato ad intervenire per tutta la durata del contratto. Al contrario, se il mutuatario non farà fronte ai suoi obblighi, la banca potrà richiedere al garante le somme non rimborsate, fino all’importo massimo stabilito nel contratto stesso.

Il garante risponde con tutto il suo patrimonio e, nel caso in cui ci siano più garanti, in base alla sua quota;  al contempo però, non ha alcun diritto di proprietà né di possesso sull’immobile, perciò non potrà neanche detrarre fiscalmente gli interessi passivi del mutuo.

La normativa di riferimento è contenuta negli articoli 1936 e seguenti del Codice Civile.

Nella maggior parte dei casi è un familiare a rivestire il ruolo di garante nella concessione di un mutuo: è comunque essenziale che tra lui e il mutuatario ci sia uno stretto legame personale e di fiducia, perché si tratta di un incarico importante e di grande responsabilità.

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