Come registrare la riduzione del canone di locazione.

Accade spesso che nel mercato degli affitti venga pattuita una riduzione del canone di locazione precedentemente dichiarato nel contratto registrato all’Agenzia delle Entrate. Per vari motivi il proprietario e l’inquilino possono decidere in qualsiasi momento di accordarsi e modificare la cifra d’affitto, sia per immobili ad uso residenziale, sia per quelli ad uso commerciale.

Se anche tu ti sei accordato per una riduzione del canone del tuo contratto, continua a leggere questo articolo. Ceccarelli Immobiliare ti fornirà tutte le informazioni di cui hai bisogno per capire come registrare questa modifica.

La legge stabilisce che i contratti di locazione della durata superiore a 30 giorni devono essere obbligatoriamente registrati all’Agenzia delle Entrate. Contestualmente è necessario versare le imposte di registro e di bollo, in base al valore della locazione.

Nel caso in cui nel corso del contratto di affitto il locatore e l’inquilino si accordino per una riduzione del canone di locazione, il DL 133/2014 (art.19, comma 1) prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e di bollo se si procede alla registrazione della scrittura privata dell’accordo di riduzione del canone.

Quindi si evita il pagamento di:

  • una marca da bollo da 16 euro su ogni copia, ogni 100 righe;
  • un versamento di 67 euro alla presentazione di un modello F24 agli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la registrazione dell’atto.

La scrittura privata deve contenere:

  • i dati del locatore e dell’inquilino (conduttore);
  • i riferimenti del contratto;
  • i dati dell’immobile cui si riferisce il contratto;
  • la riduzione del canone indicando il vecchio e il nuovo importo;
  • la data a partire dalla quale sarà adottato il canone ridotto e la decorrenza.

Bisogna sottolineare che ai sensi dell’articolo 17 del DPR n. 131/86 non è necessario comunicare la riduzione del canone di locazione all’Agenzia delle Entrate. La registrazione di questo accordo NON è OBBLIGATORIA, ma è fortemente consigliabile. Infatti risulta fondamentale per il fisco, nell’eventualità di un controllo o di una futura contestazione per aver dichiarato redditi inferiori rispetto al passato.

Inoltre procedere comunque alla registrazione dell’integrazione del contratto attraverso un documento scritto darà certezza all’atto, tutelando le parti in causa. Infatti in questo modo l’inquilino potrà dimostrare l’accordo in virtù del quale pagherà un affitto ridotto, mentre il proprietario pagherà imposte più basse senza incorrere nel rischio di sanzioni.

Per registrare l’accordo di riduzione del canone di locazione bisognerà presentare agli uffici dell’Agenzia delle Entrate:

  • il modello 69 compilato,
  • due originali (o un originale e una copia) dell’accordo da registrare.

L’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e di registro sull’atto, rendono ancora più conveniente apporre data certa al documento, trattandosi di un adempimento gratuito.

Per qualsiasi altra informazione o per una consulenza, contatta l’Agenzia Ceccarelli Immobiliare!