Cedolare secca immobili commerciali: via libera anche per le annualità successive.

Gli ultimi chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate sulla cedolare secca sulla locazione di immobili commerciali traccia una via di accesso ampia per tutti i contratti stipulati o rinnovati nel 2019.

La Legge di Bilancio per il 2019 ha esteso temporaneamente il regime opzionale della cedolare secca con aliquota al 21% anche ai canoni di locazione derivanti da contratti stipulati da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa o di arti o professioni, che hanno oggetto immobili:

  • destinati all’uso commerciale,

  • di categoria catastale C/1,

  • con superficie fino a 600 metri quadrati escluse le pertinenze.

Il regime opzionale alternativo sostituisce l’Irpef e le relative addizionali, le imposte di registro e di bollo sul contratto di locazione, sulla risoluzione e sulle proroghe.

Sebbene presentata a suo tempo come una misura attuata per incentivare la locazione commerciale, vivacizzare l’economia locale e controllare meglio le tassazioni, limitando il fenomeno degli affitti in nero, la cedolare secca per l'affitto di negozi non è stata prorogata con la Legge di Bilancio 2020.

Così la corsa della cedolare secca per i negozi si è fermata il 31 dicembre scorso, tuttavia ci sono delle novità.

Infatti, dopo l'apertura manifestata con la risposta all'interpello 297/2019 che ha reso la "tassa piatta" al 21% per l’affitto dei negozi applicabile anche nel caso di proroga contrattuale per i contratti che terminano la scadenza naturale nel 2019, l'Agenzia delle Entrate di recente ha fornito altri chiarimenti su questo tema.

Via libera all'opzione della cedolare secca per i negozi, nel caso di stipula o rinnovo nel 2019, anche nelle annualità successive e anche se la misura non è stata confermata dalla legge di Bilancio 2020.

Con la risposta all’interpello n.388 del 22 settembre 2020, il Fisco ha spiegato che il contribuente che non ha esercitato l’opzione per il regime della cedolare secca per un contratto stipulato o rinnovato nel corso del 2019, potrà farlo comunque con riferimento alle annualità successive.

In pratica, chi ha stipulato o rinnovato un contratto di locazione lo scorso anno può ancora optare per il regime facoltativo, anche se la Legge di Bilancio 2020 non ha confermato la misura.

Infatti il contratto che poteva beneficiare della cedolare secca non perde tale diritto se al momento della stipula o della proroga non è stata esercitata l’opzione, potendo tale opzione essere esercitata in seguito.

È possibile scegliere la cedolare secca per le annualità successive entro la scadenza prevista per il versamento dell’imposta di registro dovuta ogni anno sull’ammontare del canone relativo a ciascun anno entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità:

  • tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, software RLI o RLI - web;

  • tramite il modello RLI, debitamente compilato, allo stesso Ufficio dove è stato registrato il contratto.

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