Covid-19 e emergenza affitti: quali soluzioni per l'inquilino in difficoltà?

L'evento eccezionale del Covid-19 ha messo in difficoltà molti inquilini che non riescono a sostenere il pagamento del canone di locazione mensile in questo periodo di emergenza.

Vediamo quali sono le possibili soluzioni.

Innanzitutto dobbiamo dire che al momento non esiste nessun provvedimento governativo che autorizzi l’inquilino a sospendere il pagamento dell'affitto e degli eventuali oneri accessori (come ad esempio le spese condominiali e per il riscaldamento), che rappresenta il principale dovere nei confronti del locatore.

Tuttavia il conduttore può richiedere di ritardare il pagamento rispetto alla scadenza prevista in contratto, visto che si tratta di un inadempimento incolpevole provocato da un'impossibilità sopravvenuta e temporanea, senza addebito di interessi e/o di penali in genere (art. 1256, comma 2, c.c.).

Inoltre l'inquilino non può decidere di autoridurre il canone, ma può concordare una riduzione dell'affitto con il suo locatore per un periodo.

Trovare una soluzione di comune accordo permetterà all'inquilino di riuscire a mantenere il suo impegno, e al padrone di casa di non restare ancor più penalizzato da una progressiva morosità dell’inquilino.

La riduzione del canone in caso di difficoltà di pagamento da parte dell'inquilino è ammessa per tutte le tipologie di locazione, sia nel caso di affitto di immobili per uso abitativo sia nel caso di affitto di immobili commerciali.

L'accordo deve avere forma scritta e contenere:

- un riferimento al contratto in essere, indicando i dati di locatore e inquilino e la data di stipula;

- il canone inizialmente stabilito;

- l'ammontare ridotto sul quale ci si è accordati;

- il numero di mesi per i quali l'inquilino pagherà l'importo più basso.

Inoltre deve essere firmato da entrambe le parti e registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

La registrazione è indispensabile per evitare di pagare le imposte sui canoni non riscossi.

Normalmente deve essere fatta entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell'accordo, ma lo slittamento dei termini a causa del Coronavirus riguarda anche questo adempimento, perciò la scadenza è prorogata al 30 Giugno 2020.

Trovi tutte le indicazioni su come registrare l'atto nel nostro articolo dedicato, che puoi leggere cliccando qui, ma precisiamo che durante il periodo di chiusura degli uffici è consentito inoltrare l'atto online, anche senza posta certificata.

Poi, una volta finita l'emergenza, bisognerà depositare un originale in ufficio.

Non sono dovute spese di registrazione e l'atto è esente dal bollo, come stabilito all'art. 10 del dl 133/2014.

ATTENZIONE: Il proprietario non deve temere di trovarsi di fronte a un nuovo contratto di affitto con un canone diverso oppure che possano ricominciare a decorrere i termini di durata della locazione. Infatti la Cassazione ha chiarito che la modifica del canone in un contratto non cambia gli altri aspetti dell’accordo, che restano invariati, scadenza compresa.

Nel nostro articolo abbiamo dato delle indicazioni generali, ma la gestione del contratto di affitto è una questione delicata che richiede di essere sottoposta all'attenzione di un professionista del settore.

Rivolgiti all'Agenzia Ceccarelli e parlaci del tuo caso specifico: sapremo indicarti la soluzione giusta.

Anche in questo periodo così difficile l'Agenzia Ceccarelli resta il tuo punto di riferimento in ambito immobiliare.

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