Quanto puoi risparmiare acquistando una casa da ristrutturare?
Quando si decide di acquistare una nuova abitazione una delle prime cose da fare è scegliere se orientare la propria ricerca su un immobile di nuova costruzione o usato.
Quando la scelta cade su una casa usata, a seconda delle condizioni del bene è necessario considerare la possibilità che ci siano da fare alcuni lavori di ristrutturazione.
In questo caso la valutazione dell’immobile dovrà essere attenta più che mai, dal momento che al prezzo d’acquisto si dovranno sommare i costi di ristrutturazione e le relative spese tecniche.
In ogni caso, se hai tempo e pazienza di seguire i lavori, comprare un immobile che necessita di un intervento di ristrutturazione può rappresentare davvero la scelta giusta per risparmiare cifre importanti ed avere un’abitazione che rifletta il tuo gusto, unica e inconfondibile.
I dati relativi ad un’indagine condotta di recente sul mercato immobiliare italiano riportata da Il Sole 24 Ore rivelano che comprare un immobile un po’ datato permette di risparmiare in media addirittura il 20% a mq.
Ovviamente la percentuale di risparmio varia in base alla città di riferimento: nei centri più grandi come Milano, Roma e Firenze le percentuali di risparmio si fermano rispettivamente a 10%, 9% e 6%. Questo è dovuto al fatto che qui la domanda è maggiore e, di conseguenza, il costo del mattone è più alto.
Invece la percentuale massima di risparmio si riscontra a Trento, dove chi compra un immobile per poi occuparsi della sua ristrutturazione può pagarlo addirittura il 26% in meno rispetto alla media di mercato.
La maggior parte del patrimonio edilizio italiano è vecchio, composto da edifici che necessitano di interventi di recupero e ristrutturazione: i dati parlano di circa 13 miliardi di mq di abitazioni da ristrutturare.
L’ampia offerta, unita alla possibilità di risparmiare grazie a prezzi inferiori al mq, giustifica il fatto che la maggior parte delle compravendite abbiano come oggetto l’usato.
Si stima che circa l’85% degli acquirenti in Italia oggi sia orientata verso l’acquisto di un’abitazione già esistente,
che necessita di interventi più o meno ingenti e, solitamente, in bassa classe energetica.
Riqualificare e ottimizzare gli immobili porta sicuramente vantaggio al proprietario di casa, che potrà rivedere gli spazi, fare modifiche che renderanno la casa funzionale alle proprie esigenze e incrementarne il valore (il valore della superficie totale si rivaluta in media addirittura del 25% con opere di riqualificazione energetica). Ma ci sono benefici anche a livello di sistema generale.
Infatti migliorare un immobile significa contribuire a rivalutare il patrimonio immobiliare italiano.
Per questo motivo lo Stato incentiva chi ha la pazienza di investire in opere di ristrutturazione attraverso importanti detrazioni fiscali.
Anche per il 2019 è stato confermato il Bonus ristrutturazioni edilizie, che permette a chi sostiene le spese dei lavori su un immobile di proprietà di recuperare il 50% dei costi, fino ad un tetto massimo di 96mila euro da portare in detrazione.
Inoltre l’Ecobonus consente di detrarre dall’Irpef il 65% dei costi sostenuti per migliorie energetiche alla casa, realizzate tramite l’installazione di pannelli solari, di caldaie a condensazione in classe A, o altri interventi sostenibili sotto il profilo energetico, per una spesa massima di 100 mila euro.
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